Mi scopo il mio ex - 3 (gioco a tre)

Vuole farsi scopare da due contemporaneamente, e avrebbe molto piacere che io fossi uno dei due. Me lo ha scritto via messaggio, aggiungendo che ha già trovato il terzo (un tipo che ha conosciuto in chat) e che si potrebbe organizzare per una di queste sere. Così gli ho risposto che si poteva fare anche questa sera, e così eccomi qui, in macchina dopo una doccia. Vediamo che cosa ha in mente.
Suono al citofono, mi dice di salire. Lo trovo ad accogliermi in piedi, sulla porta; dietro di lui, seduto sul divano, vedo un tipo alto, castano, la faccia da bravo ragazzo ma l'occhio furbo che guarda attorno. Il mio ex mi dà la mano e non mi accoglie con la solita lingua in bocca, forse perché si sente in imbarazzo. Entro e mi presento al tipo, sedendomi accanto a lui. "Mattia" mi risponde,e leggo quasi una forma di timidezza nella sua espressione. Forse non è la persona giusta?
Il mio ex capisce di dover prendere in mano la situazione. Si avvicina a noi, si sfiora il pacco attraverso la stoffa dei pantaloni della tuta; poi ci porge le mani guardandoci. Entrambi ci alziamo in piedi e ci mettiamo ai suoi lati, gli baciamo il collo, le orecchie. Lui ci attira a sé con le mani, ci porta il viso verso la sua bocca e iniziamo un bacio a tre. Così sento per la prima volta la lingua dell'altro: piccola e ruvida, timida nell'esplorare. A questo punto decido di prendere il controllo, prendo io la testa del mio ex e gli infilo la lingua in bocca. Lo bacio come gli piace, in modo brutale, sottomettendolo. Poi dedico un po' d'attenzione anche a Mattia, che però sembra più ritroso a baciare: forse è imbarazzo, forse teme che voglia scoparlo, forse percepisce la tensione che c'è tra noi. Ma il momento di pensare è finito: ho voglia solo di fare.
Entriamo in camera, ovviamente ha lasciato le tapparelle socchiuse per creare un po' di atmosfera. Ci fermiamo, al centro della stanza, lui in mezzo, io e Mattia uno per parte. Iniziamo a toccarlo, io riconosco attraverso la stoffa le forme che adoro, le braccia muscolose, i pettorali grossi, le gambe da atleta, e poi il suo meraviglioso pacco che, non serve dirlo, è già in tensione. E' una troia e questa tensione lo sta eccitando all'inverosimile, perché sa che prenderà due cazzi e non gli pare vero. Anche Mattia ci dà dentro, anzi, sembra non volere perdere tempo: ha calato i suoi pantaloni e anche quelli del mio ex, e con una mano gli strattona la maglietta per toglierla. Lo bacia senza quasi farlo respirare, e ogni tanto con la mano mi cerca, cerca il mio corpo, lo sfiora appena, ma sa che il suo obbiettivo è un altro.
Finiamo di spogliare il mio ex, che rimane nudo al centro della stanza. Gli ordino di guardarci e di non toccarsi, così se ne sta fermo, accecato dal desiderio, mentre io e Mattia ci diamo dentro. Ci spogliamo e ci tocchiamo. Lui ha un bel corpo atletico, con un pelo ispido tra i pettorali e sull'addome. Ma la vera sorpresa è il cazzo: quando si toglie le mutande, trovo un arnese grosso e lungo, dritto. "Ti piacciono cazzoni, eh?" dico al mio ex, sorridendo. Lui mi rimanda il sorriso. "Dai, vediamo cosa sai fare."
Mattia si siede sul letto e il mio ex gli si inchina davanti e prende a sbocchinarlo. Io mi metto dietro di lui e gli bacio la nuca, gli passo le mani sul corpo e ogni tanto scendo sul culo. Il mio ex interrompe per un attimo il pompino e mi dice: "Ti prego, inculami prima tu... lui ce l'ha troppo grosso." Intende forse dire che ce l'ho piccolo? Scambio un'occhiata con Mattia e lui dà un cenno di assenso: sta godendo già con il pompino. Per cui mi sistemo meglio e appoggio la punta del cazzo sul buco. Mattia mi guarda: "Non usi il preservativo?" Scuoto la testa: "No, ci conosciamo da una vita. Tu invece lo devi usare."
Ora è giunto il momento di fargliela pagare per le allusioni alla scarsa dimensione del mio cazzo. Appoggio il glande e, quando sono certo di essere nella posizione giusta, entro di colpo fino alla base. Il mio ex quasi si soffoca con il cazzo dell'altro, gli ho fatto male e ne sono fiero. Solleva la faccia dall'inguine di Mattia e biascica: "Ma sei pazzo? Mi vuoi sfondare?"
"Stai zitta, troia", gli rispondo, e comincio a scoparlo. Dopo il primo impatto lo prende a meraviglia. Si sente immobilizzato dal mio peso, sente il mio cazzo che gli pulsa dentro, totalmente posseduto da me... e al contempo sta sbocchinando un altro. Mattia è estasiato dal modo in cui lo possiedo. Lo guardo e gli chiedo se vuole fotterselo un po' anche lui. Lui annuisce.
Per cui esco e mi alzo in piedi per dare il cambio a Mattia, il quale ha ben capito cosa piace al mio ex. Gli dice di alzarsi in piedi; poi indossa un preservativo e lo prende da dietro, scopandolo da sotto in su. Io mi metto davanti e abbraccio il mio ex, che sta soffrendo per le dimensioni del cazzo ma al contempo gode. Me lo bacio, gli tocco la nuca, sento le vibrazioni del suo corpo mentre viene fottuto. Anche lui mi abbraccia, quasi si sostiene a me mentre l'altro insiste da dietro. Guardo Mattia, tiene gli occhi chiusi mentre affonda dentro di lui, con la bocca emette piccoli gemiti... e poi esplode, all'improvviso, il suo corpo si tende ed eiacula dentro il preservativo. Si toglie subito e ci guarda. "Posso andare a lavarmi?"
"Ce... certo..." balbetta il mio ex.
Appena esce dalla stanza, torna a guardarmi. "Vuoi..." ma non serve chiederlo.
Lo porto sul letto, lo faccio stendere di schiena. Lui divarica le gambe, e io lo penetro più dolcemente, stavolta. Mi muovo piano sopra di lui, ma faccio in modo che la mia asta entri dentro di lui completamente. Lui si lascia andare, adora questa trattamento e abbandona le braccia in dietro. Me lo scopo, incurante che forse Mattia è rientrato nella stanza e ci guarda, come se fosse uno spettatore di un hard show.
"Forse... forse ti amo ancora" gli sussurro, e poi vengo dentro di lui.